REGOLAMENTO
della Scuola Paritaria dell’Infanzia “L. Rizzo”.
Gestione: Parrocchia di “S. Eufemia” – Grado
Titolo 1. Principi fondamentali
Art. 1
La Scuola dell’Infanzia “L. Rizzo” si impegna a rispettare e a far rispettare in tutte le attività educative e in tutti i momenti della vita scolastica, i diritti fondamentali dell’Uomo e del Bambino. Essi saranno garantiti da un servizio ispirato al principio di uguaglianza delle persone, da un ambiente educativo sereno, attento alle necessità affettive e relazionali dei bambini, capace di stimolare il desiderio di apprendere, scoprire e conoscere, adatto a sviluppare la capacità di collaborare e di rispettare gli altri, da un progetto educativo organico e flessibile, capace di fornire a tutti i bambini le competenze necessarie nell’attuale società, da un’organizzazione della scuola caratterizzata dalla condivisione delle decisioni e dalla partecipazione delle famiglie.
La Scuola si impegna, collaborando con gli enti locali, ad attuare interventi che garantiscano a tutti ambienti educativi funzionali ed igienici, servizio di refezione e di trasporto, servizi integrativi di arricchimento del curricolo formativo.
Il presente Regolamento, in vigore dal 16/09/2009, è stato aggiornato e deliberato nel Collegio dei Docenti il 07/09/2011.
Titolo 2. Organi collegiali
Art. 2 Assemblea generale dei genitori
L’assemblea generale dei genitori della scuola è costituita dai genitori delle bambine e dei bambini iscritti; viene presieduta dal Gestore o da un suo delegato e viene convocata ogniqualvolta specifiche esigenze o almeno un terzo dei suoi componenti lo richiedano.
Vi possono intervenire il personale direttivo, docente e non docente e gli amministratori della scuola, secondo gli argomenti da trattare.
L’assemblea si suddivide per sezioni per designare i rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Intersezione, nel numero di due per ogni sezione funzionante; essi rimangono in carica un anno scolastico, ferma restando la frequenza del bambino/a della scuola.
L’assemblea esamina la relazione programmatica dell’attività della scuola, proposta dai docenti ed esprime proprio parere in ordine al P.O.F. e ad altre iniziative scolastiche progettate per il miglioramento della qualità e l’ampliamento dell’offerta formativa.
Art. 3 Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante dipendente in servizio nella scuola, è presieduto dal Gestore e condotto dalla Coordinatrice dell’attività educativa e didattica, con i seguenti compiti: cura la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica; formula proposte in ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all’organizzazione della scuola, sulla base del regolamento; valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati; esamina i casi di bambini che presentano particolari difficoltà di inserimento, allo scopo di individuare le strategie più adeguate per la loro integrazione; sentiti gli altri organi collegiali e in coerenza con l’indirizzo della scuola e le disposizioni ministeriali, elabora, gestisce e monitora il Piano dell’Offerta Formativa.
Il Collegio si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce di norma alla metà e verso la fine dell’anno scolastico o in caso di particolari necessità e richieste.
La funzione di Segretario del Collegio per la redazione dei verbali delle riunioni viene svolta dal docente vicario o da altro docente designato dal Collegio.
Art. 4 Consiglio di Intersezione
Il Consiglio di Intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e da due genitori per ogni sezione, scelti dall’assemblea di sezione dei genitori. E’ presieduto dalla Coordinatrice dell’attività educativa e didattica o da un docente delegato.
Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di funzionamento della scuola, col compito di formulare al Collegio dei Docenti e agli organismi gestionali della scuola proposte in ordine all’azione educativa e didattica, ad iniziative innovative finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa e alla continuità didattica.
Il Consiglio si riunisce, in via ordinaria, mensilmente con la presenza dei soli docenti per la programmazione mensile e trimestralmente con i rappresentanti dei genitori.
La funzione di Segretario verbalizzante viene svolta da un docente designato dal Consiglio.
Titolo 3. Funzioni di organizzazione e di coordinamento
Art. 5 Il Rappresentante Legale
La funzione di Rappresentante Legale viene svolta dal Gestore della scuola nella persona dell’arciprete della parrocchia di S. Eufemia, che si avvale di uno staff comprendente la Coordinatrice dell’attività educativa e didattica, e un collaboratore volontario del Consiglio Pastorale Parrocchiale con funzioni direttive.
Art. 6 La Coordinatrice dell’attività educativa e didattica
Il Rappresentante Legale può conferire annualmente l’incarico di Coordinatrice dell’attività educativa e didattica ad una delle docenti in servizio o ad altra persona con adeguata qualificazione didattico-pedagogica. Questa figura si occupa del coordinamento degli interventi, della preparazione e conduzione delle riunioni collegiali, dell’organizzazione dei rapporti con le famiglie, della documentazione didattica, delle attività della continuità educativa e didattica, secondo le indicazioni della F.I.S.M. .
Art. 7 Il Docente Vicario
Viene nominato con incarico annuale dal Rappresentante Legale all’inizio dell’a.s., con il compito di mantenere i contatti con la Direzione e garantire il normale funzionamento della scuola, ferme restando le competenze del Gestore, del Direttore e della Coordinatrice; tiene inoltre i necessari rapporti di routine con il responsabile della cucina e il personale ausiliario; ascolta e trasmette alla Direzione le proposte e le eventuali lamentele dell’utenza e provvede immediatamente in caso di necessità.
Frequenta i corsi richiesti dalla normativa vigente e dalla FISM in rappresentanza della scuola e può svolgere la funzione di segretario del Collegio dei Docenti.
Titolo 4. Organizzazione e funzionamento della scuola
Art. 8 Iscrizioni
Le attività educative e didattiche iniziano nel mese di settembre secondo il calendario regionale e si concludono il 30 giugno; si effettuano di norma dal lunedì al venerdì dalle ore 07.45 alle 15.45.
Possono iscriversi alla scuola tutti i bambini e le bambine che compiono i tre anni entro il mese di dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Per i nati successivamente a tale data e iscritti regolarmente, sulla base della delibera del Collegio dei Docenti, la frequenza ha inizio di norma il primo giorno del mese del compimento del terzo anno, sulla base dei posti eventualmente disponibili e delle esigenze legate allo sviluppo della programmazione in atto.
Le domande di iscrizione sono compilate su modelli prestampati dalla scuola e devono essere sottoscritte da almeno uno dei genitori o dall’esercente la patria potestà. Contestualmente i genitori autorizzano tutte le uscite e le riprese foto e video a scopo documentale per il triennio anche per il sito della scuola e si impegnano a pagare per 10 mesi la retta stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
L’iscrizione agli anni successivi al primo avvengono d’ufficio.
Le domande di iscrizione vengono tutte accettate con riserva. Nel caso in cui il numero delle domande sia superiore al numero degli alunni iscrivibili, verranno formate delle liste di attesa. Gli alunni in lista di attesa potranno iniziare la frequenza in qualsiasi momento dell’a.s., non appena si renda disponibile un posto, nel rispetto del numero massimo di alunni consentiti per legge.
La formazione della lista di attesa avverrà attraverso l’inserimento di tutti gli alunni iscritti; saranno ammessi a frequentare gli alunni che nell’ordine abbiano i seguenti requisiti:
• alunni residenti nel territorio di competenza della scuola
• alunni i cui fratelli frequentino la stessa scuola
• alunni con nucleo familiare composto da un solo adulto che lavora
• alunni con genitori che lavorano entrambi
• alunni con disagi familiari
• alunni con nuclei familiari numerosi.
Gli alunni già frequentanti hanno comunque la precedenza su tutti gli altri.
Art.9 Cessazione dell’iscrizione
La Direzione della scuola, in accordo con il Collegio dei Docenti, valuta i casi che comportano la sospensione della frequenza con la perdita anche definitiva dell’iscrizione del bambino; il relativo provvedimento è emanato dal Rappresentante Legale. I casi previsti sono:
• immotivata sospensione della frequenza da parte dei genitori per un periodo di due mesi: l’eventuale riammissione necessita di una domanda che sarà accettata come nuova iscrizione;
• non osservanza di uno o più articoli del presente Regolamento;
• mancata e ingiustificata corresponsione della retta per due mesi consecutivi: la sospensione avverrà fino alla regolarizzazione dei pagamenti.
Art.10 Ingresso e uscita degli alunni
L’ingresso/uscita degli alunni avverrà in un arco orario flessibile, nei seguenti tassativi limiti, che consentono il regolare funzionamento della scuola:
• 60’ per l’ingresso al mattino
• 15’ per l’uscita intermedia
• 15’ per l’uscita pomeridiana.
Nei periodi di pre-scuola (7.45-8.45) e post-scuola (15.30-15.45) la vigilanza sugli alunni sarà svolta dai docenti in servizio con la collaborazione, in caso di necessità, del personale ausiliario e volontario.
L’uscita intermedia è autorizzata per brevi periodi o per l’intero a.s. solo in caso di richiesta motivata da parte dei genitori e autorizzata dalla Direzione.
Per garantire la puntualità e la serenità dello svolgimento delle attività di routine e didattiche, il personale non è autorizzato ad accettare dopo le 9.00 nessun alunno ritardatario, che rimane pertanto sotto la custodia e la responsabilità del famigliare accompagnatore.
Gli alunni che usufruiscono dello scuolabus saranno comunque accolti dal personale ausiliario all’arrivo del mezzo.
Art. 11 Assenze
Ogni assenza deve essere giustificata.
Per le assenze fino a 5 giorni consecutivi è sufficiente la giustificazione telefonica o orale del genitore fatta alla Direzione o all’insegnante.
Nel caso di assenze per malattia superiori ai cinque giorni, è richiesto il certificato medico per la riammissione alla frequenza.[*]
Le assenze inferiori al mese non possono comportare riduzioni della retta mensile fissata dal Gestore.
*Abolito dalla L.R.n.11 dd. 11/08/2011; è sostituito da autocertificazione del genitore. [Nota della Direzione].
Titolo 5. Rapporti scuola-famiglia
Art. 12 Accoglienza dei bambini e delle famiglie
Nei primi giorni dall’inizio delle attività didattiche, la scuola organizza appositi incontri collettivi con le famiglie, per favorire la conoscenza della scuola e per presentare le attività curricolari e di arricchimento formativo.
Per i bambini esordienti, insegnanti e genitori concorderanno le modalità e i tempi d’ingresso e d’uscita, per favorire un corretto e sereno inserimento nell’ambiente scolastico, tenendo conto delle indicazioni generali del P.O.F.
La scuola favorisce sia la partecipazione dei genitori all’attività scolastica sia le iniziative da essi proposte, fornendo consulenza e supporto tecnico, qualora risultino in linea con i principi dell’ispirazione cristiana e del servizio pubblico.
Art. 13 Colloqui individuali
Mensilmente i genitori avranno la possibilità di avere un colloquio individuale con gli insegnanti, secondo un calendario annuale compilato all’inizio dell’a.s.
Nei casi di necessità e urgenza i genitori potranno contattare giornalmente le insegnanti nell’orario di entrata e di uscita.
Per gli alunni dell’ultimo anno sono previsti incontri di continuità in vista della frequenza della scuola elementare, con l’illustrazione della scheda di valutazione triennale, di cui potrà essere richiesta una copia.
Art. 14 Comunicazioni alle famiglie
Le comunicazioni alle famiglie avvengono di norma in forma scritta mediante lettera personale spedita a domicilio oppure distribuita a scuola o affissione dell’avviso all’albo della scuola, all’albo genitori e all’esterno delle aule. E’ compito e cura dei docenti dare notizia di tali comunicazioni.
Nei casi di urgenza le famiglie verranno contattate telefonicamente dal personale.
L’autorizzazione alle uscite, alle visite e ai viaggi d’istruzione verrà data dai genitori all’atto di iscrizione: con tale atto, la scuola assolve il proprio compito di responsabilità nei confronti dell’autorizzazione permanente alle attività esterne all’edificio scolastico, comunicate di volta in volta mediante avviso collettivo.
Titolo 6. Diritti e doveri dei dipendenti
Art. 15 Il personale docente
Al personale docente si applicano le norme contenute nel C.C.N.L. per il personale addetto ai servizi all’infanzia e alle scuole dell’infanzia non statali aderenti alla F.I.S.M. (scadenza 31.12.2009).
I docenti prestano il loro servizio secondo l’orario annuale delle attività d’insegnamento (32 ore settimanali), i calendari annuali delle attività funzionali all’insegnamento e le iniziative FISM.
Hanno il dovere di applicare e far applicare agli alunni e alle famiglie il Regolamento e di uniformare il loro comportamento allo spirito della scuola d’ispirazione cristiana in cui prestano servizio; hanno la responsabilità della vigilanza sugli alunni per l’intera durata del loro orario di servizio e devono garantire puntualmente la loro presenza in servizio secondo tale orario, avendo diritto alla mensa gratuita. Partecipano a tutte le iniziative educative e didattiche deliberate collegialmente e ai corsi di formazione e di aggiornamento indetti dalla F.I.S.M.; sono previste forme di autoaggiornamento attraverso l’acquisto di libri e l’abbonamento a riviste specializzate .
Devono garantire la riservatezza delle informazioni su dati personali sensibili degli alunni e delle famiglie e delle informazioni riservate avute per motivi di lavoro.
Art. 16 Il personale tecnico e ausiliario
Il ruolo di cuoco è svolto da persona di fiducia della Direzione in forma volontaria; a lui viene affidato il compito del coordinamento delle attività legate alla cucina e ai servizi generali di ordinato funzionamento della scuola. Il servizio mensa è fornito da personale professionalmente preparato e comprende la colazione e il pranzo, cui tutto il personale accede gratuitamente e il cui menù settimanale è approvato dal servizio sanitario di competenza.
Al personale ausiliario si applicano le norme contenute nel C.C.N.L. per il personale addetto ai servizi all’infanzia e alle scuole dell’infanzia non statali aderenti alla F.I.S.M. (scadenza 31.12.2009). Tale personale opera alle dirette dipendenze del responsabile della cucina e dei servizi generali, attuando con cura le prestazioni da lui indicate, secondo il proprio orario di servizio; esso è tenuto a rispettare le regole generali di funzionamento dell’istituto, a uniformare il suo comportamento allo spirito della scuola di ispirazione cristiana e a collaborare in concordia con gli altri operatori scolastici, dipendenti e volontari, per rendere alla comunità un qualificato servizio educativo. Deve inoltre garantire la riservatezza delle informazioni riservate avute per motivi di lavoro.
Art. 17 Regole di comportamento in caso di sciopero
Ai sensi della legge 12 giugno 1990 n. 146, l’istruzione è considerata servizio pubblico essenziale e pertanto sono da assicurare, in caso di sciopero, le prestazioni indispensabili indicate in tale legge.
Per assicurare la continuità dei servizi della scuola rivolti alla fascia d’età dell’infanzia e garantire la vigilanza sui minori per l’intera durata dell’orario scolastico, la Direzione inviterà tutti coloro che intendono aderire agli scioperi, a darne tempestiva comunicazione scritta; la comunicazione ha carattere volontario, ma non è successivamente revocabile. Nel caso pervengano tali comunicazioni, si valuterà l’entità della riduzione del servizio scolastico (numero delle sezioni), dandone tempestiva comunicazione alle famiglie attraverso l’albo dell’istituto. I docenti collaboreranno all’opera di informazione; è fatto obbligo ai docenti di assicurarsi che tutte le famiglie siano state informate della riduzione del servizio scolastico nei giorni di sciopero.
Titolo 7. La gestione della scuola
Art. 18
La scuola è gestita dalla Parrocchia di Grado attraverso il Consiglio per gli Affari Economici.
La contabilità generale, la gestione delle retribuzioni, la verifica dei pagamenti delle rette e i servizi generali di Segreteria sono svolti da personale volontario su incarico del Parroco.
La Parrocchia di Grado ha la proprietà degli immobili e degli ambienti esterni connessi, degli arredi interni ed esterni e delle dotazioni didattiche.
Titolo 8. La sicurezza sul luogo di lavoro
Art. 19 Sicurezza degli edifici
Il Gestore si impegna ad intervenire perché siano poste in atto tutte le iniziative e gli interventi necessari a garantire la salute e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati ai bambini e ai lavoratori, sulla base della normativa vigente (L. 626). In tema di sicurezza è affidato mandato di rappresentanza allo Studio “Techne” di Grado nella persona del dott. geol. Marocco Luca.
In caso di incidenti ai bambini, nessun dipendente ha titolo per valutare la gravità o l’urgenza dell’intervento, ma ha il dovere, mediante il telefono della scuola posto all’esterno dell’ufficio di Direzione, di attivare i sanitari del pronto intervento e di avvisare tempestivamente la famiglia.
Il Docente Vicario dovrà segnalare tempestivamente alla Direzione della scuola eventuali situazioni di pericolo e ciascun docente dovrà provvedere immediatamente a porre in sicurezza i bambini e i lavoratori.
Titolo 9. Programmazione e documentazione educativo-didattica
Art. 20 Il Progetto Educativo
Il Progetto Educativo è predisposto e verificato annualmente sulla base delle indicazioni della F.I.S.M., secondo il seguente prospetto sintetico:
1. Aspetti valoriali dell’offerta formativa
Valori che caratterizzano il progetto educativo di ispirazione cristiana: lealtà, onestà, coerenza, accoglienza, disponibilità, amore per il prossimo, spiritualità, convivenza pacifica, pace, testimonianza, verità, tolleranza, solidarietà, partecipazione, condivisione.
Alcune indicazioni operative:
• Rispetto dei bisogni dei bambini
• Coinvolgimento concreto di tutte le componenti
• Assenza di rivalità e contrapposizioni personali
• Libertà di esprimere con correttezza e chiarezza critiche e proposte
• Testimonianza di vita cristiana (atteggiamenti di comunione e corresponsabilità)
• Attenzione particolare riservata alla dimensione religiosa del curricolo
• Attenzione particolare riservata all’educazione religiosa (IRC) e morale (modelli di vita cristiana, valorizzazione di comportamenti di tipo altruistico e solidaristico)
• Momenti di carità concreta, di preghiera, di ascolto
• Attenzione particolare e servizi mirati per i soggetti svantaggiati
2. La continuità educativa
La scuola è comunità educante e luogo delle relazioni, del servizio, della consulenza.
Aspetti caratterizzanti.
• Il “Progetto Genitori e Nonni” 2011, inserito all’interno del tema proposto dalla F.I.S.M.
• Le forme del coinvolgimento dei genitori (colloqui, organi collegiali, assemblee, feste)
• La formazione dei genitori e dei nonni
• La consulenza pedagogica ai genitori e alla famiglia
• Le risorse umane (personale dipendente e volontario)
• La collegialità delle scelte educative e didattiche
• La personalizzazione della documentazione didattica
• La continuità verticale con il Nido e la Scuola Primaria
3. Il collegamento con la comunità parrocchiale e civile
La scuola è una comunità nella comunità ed è quindi integrata nella vita della parrocchia.
Forme e modalità di collegamento.
• La presenza attiva di persone che rappresentano la comunità cristiana in forma sempre più allargata
• Il rapporto di comunione e collaborazione con i sacerdoti della comunità
• La partecipazione a particolari momenti ed iniziative della vita della comunità cristiana, con il coinvolgimento dei genitori (tempi liturgici, carità…)
• Pubblicazione delle proposte di iniziative parrocchiali e diocesane
• Iniziative particolari in favore delle famiglie
• Partecipazione al dialogo con le altre realtà scolastiche del territorio, le associazioni di volontariato, gli enti pubblici (condivisione di progetti con interlocutori esterni, offerta di proposte e stimoli per realizzare iniziative comuni)
Art. 21 Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)
Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato e aggiornato annualmente dal Collegio dei Docenti entro la fine del mese di ottobre. Dall’1 settembre all’inizio delle attività della scuola sono previsti giornalmente degli incontri collegiali di programmazione.
Nel P.O.F. sono indicate le finalità della scuola, l’organizzazione generale, i criteri di metodologia e didattica; esso si articola in tre parti:
a) il Progetto educativo generale
b) il Progetto annuale proposto dalla F.I.S.M.
c) i progetti didattici di arricchimento formativo.
Ad esso sono allegati il Regolamento della scuola, l’orario dei docenti, il piano annuale delle attività funzionali.
Art. 22 La documentazione educativa e didattica.
La documentazione educativa e didattica comprende i seguenti atti custoditi a chiave presso l’ufficio della Direzione della scuola, il cui accesso è riservato al personale con compiti direttivi e amministrativi o espressamente autorizzato dalla Direzione per ragioni d’ufficio:
• Il P.O.F. e la Programmazione educativa e didattica
• La scheda di valutazione triennale degli alunni
• I registri degli insegnanti
• I registri delle riunioni collegiali
• I fascicoli personali dei docenti
• La documentazione riservata.
Una copia completa del P.O.F. è disponibile per la consultazione presso l’ufficio della Direzione e nel sito www.
Copia dei documenti individuali può essere consegnata, su richiesta scritta motivata e in forma riservata, esclusivamente ai genitori, e alla Direzione della scuola primaria competente, per ragioni di continuità didattica.
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